6.
Vengono accatastate orizzontalmente in cantine fresche e buie rimanendo a contatto con i lieviti per un minimo di 18 mesi , durante i quali i lieviti rimasti formano nelle bottiglie un sedimento
minimo 24 mesi: Franciacorta Rosè e Satèn
minimo 30 mesi: Franciacorta Millesimato
minimo 60 mesi: Franciacorta Riserva
La pressione di rifermentazione è di 5 atmosfere per il Satèn e di 6,5 per il Brut.
7.
Per poter eliminare il sedimento è necessario effettuare l’operazione di remuage che consiste nel scuotere e ruotare le bottiglie, adagiate sulle pupitre, per un ottavo di giro ogni giorno.
8.
Il sedimento viene rimosso attraverso il processo della sboccatura dove le bottiglie sono mantenute in posizione verticale con il collo immerso in una soluzione refrigerante.
Per ripristinare il livello si introduce lo “sciroppo di dosaggio” composto da vino base Franciacorta e zucchero.
Le tipologie di Franciacorta sono:
Non Dosato
: residuo zuccherino naturale del vino inferiore a 3 grammi litro
Extra Brut
: residuo zuccherino inferiore a 6 grammi litro
Brut
: residuo zuccherino inferiore a 15 grammi litro
Extra Dry
: residuo zuccherino tra 12 e 20 grammi litro
Sec, Dry
: residuo zuccherino tra 17 e 35 grammi litro
Demisec
: residuo zuccherino tra 33 e 55 grammi/litro
9.
Il Franciacorta è pronto per essere chiuso con il suo tappo di sughero protetto dalla tipica gabbietta metallica e dal contrassegno di stato italiano che contraddistingue i vini DOCG, Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
10.
A questo punto il vino viene etichettato e confezionato in scatole di cartone ed è pronto per essere commercializzato.
11.
Attraverso diversi canali di distribuzione il Franciacorta Castelveder viene distribuito in Italia , Europa, Asia, Sud America, Canada e Stati Uniti.